In una piacevole zona residenziale, tranquilla e e nello stesso tempo a pochi minuti dal centro paese, ti propongo questo arioso appartamento, di circa 90 mq., libero su 3 lati, al P1° di una palazzina circondata da una ampia area verde condominiale.
Composto da un comodo corridoio/ingresso, una cucina ben abitabile, un bellissimo e luminoso salone, 2 camere da letto , doppi servizi, 3 balconi sui tre lati liberi per un totale di 17 mq. balconati.
Il complesso è stato costruito a metà degli anni '70 ed è in buone condizioni generali, l' area verde è ben gestita; l'appartamento è disabitato da qualche mese, necessita di manutenzioni ordinarie non invasive. Riscaldamento condominiale con valvole termostatiche - si paga il consumo effettivo. A disposizione degli abitanti un locale comune al PT - la proprietà è completata da un box/autorimessa doppio - in lunghezza. Già libero - subito disponibile. N.B. Nella SUPERFICIE COMMERCIALE indicata si intendono compresi muri , perimetrali, balconi, autorimessa con i normali parametri di abbattimento in uso estimativo.
CASTELLETTO SOPRA TICINO Descrizione Terra ospitale, grazie alla sua posizione geografica delimitata dal Lago Maggiore, dal fiume Ticino e da un anfiteatro di colline moreniche, fin dall'Età del Bronzo fu oggetto di attenzione da parte di antiche popolazioni, che la elessero quale residenza e la connotarono con tangibili segni. Ne è testimone una necropoli risalente al XIII secolo a.C. (Cultura di Canegrate) casualmente riportata alla luce verso il 1950 in località Glisente. Nella prima Età del Ferro, tra il IX e il V secolo a.C., si affermò una nuova entità culturale di rilevante importanza nella Protostoria dell'Italia Settentrionale: la Cultura di Golasecca, la cui denominazione è legata alla località in cui l'Abate Gian Battista Giani documentò nel 1824 i primi ritrovamenti. Si tratta per lo più di aspetti legati al culto dei morti, che prevedeva il rito della cremazione e la sepoltura delle ceneri in urne di argilla, deposte in nuda terra oppure protette da ciottoli o da cassette litiche. Gli ossuari talvolta contenevano oggetti di corredo personale quali anelli, armille, fibule, orecchini, perle di collane, coppette e bicchieri fittili.
È possibile osservare, nel Parco Comunale "G Sibilia", la struttura di una di queste tombe, attribuibile per le sue notevoli dimensioni ad un personaggio di rilievo e fedelmente riposizionata secondo la situazione del ritrovamento. Il V secolo a.C. fu testimone di un improvviso abbandono dell'insediamento locale; nel 338 a.C. si verificarono penetrazioni di gruppi gallici, ricordate dallo storico latino Tito Livio, che caratterizzarono un diverso assetto urbanistico e sociale. La successiva Età Romana, di cui sono emerse scarne testimonianze, rispecchiò la condizione giuridica comune a tutto il Novarese.
Sito del Comune - Fonte Gruppo Storico Archeologico Castellettese